Il NON concerto di Roma raccontato da Omar e Lohana
Premessa: un conto è
andare ad un concerto e scoprire che è saltato, un altro è
recarsi su un luogo dove DOVEVA esserci un concerto ma sai comunque che
non ci sarà, ma a noi Cauboi non ci ferma niente e nessuno perciò
E SEMM PARTII' ISTESS'....
Anche se la sera prima in chat apprendiamo che DVDS è ridotto maluccio
(se va avanti così finirà col fare come Michael Jackson
che dorme nella bara di vetro per non ammalarsi) e nel dubbio decidiamo
di partire lo stesso, tanto le ferie son prese, il biglietto del treno
non è rimborsabile, il meteo dice bel tempo, voglia di lavorare
non ce ne ho tanta, non ho urgenze, ho fatto il pane, le birre sono nello
zaino.........
Parto al mattino da casa col mio zaino in spalla che peserà una
ventina di chili tra birre, pagnotte, mortadella, acqua e macchina fotografica
Il treno è carico di studentelli che han bigiato e vanno alle manifestazioni
per la pace, ripenso al mio libretto (anzi libretti visto che ne ho fatto
fuori più di uno) di giustificazioni di 4a e 5a superiore e sorrido,
adesso sono i genitori che dicono "ma sì caro/cara, vai pure
alla manifestazione", mia mamma mi avrebbe menato col mestolo se
avesse scoperto le mie bigiate......
Alla Centrale devo aspettare Marco e Lohana e mi aggiro per le edicole a
guardare le copertine dei vari giornali e video zozzi.
Dopo un po' ricevo un sms: siamo arrivati.
Li cerco e li trovo. Due cauboi perfetti, sia nell'abbigliamento che nel
resto, tutti con maglietta di ordinanza.
E apprendo che il concerto è saltato (e penso: vadaviaiciap)
Cerchiamo i nostri posti (ovviamente in testa al treno, praticamente usciamo
dalla stazione) e ci sistemiamo belli comodi.
Il treno non è ancora partito che si decide di stappare la prima
birra accompagnata dalla focaccia che Lohana ha zippato a chili nello
zaino.
Micidiale la focaccia: nello zaino è minuscola, appena estratta
si gonfia come un materassino, annaffiata dalla birra poi si espande al
limite delle capacità.
Non sono ancora le undici del mattino.
Dopo un po' si parte, si chiacchiera e si spettegola del più e
del meno e di quanti personaggi strani ed originali ci siano tra i cauboi,
quindi mandiamo un messaggio al mitico Anga che lo stiamo raggiungendo
comunque a Roma, il quale ci risponde quindi che lui se ne torna a casa
(bravo, avrai bisogno di una chitarra prima o poi...).
Il viaggio scorre via tranquillo e rapido.
Arrivati nella Città Eterna sappiamo che in fondo ai binari qualcuno
ci ama e ci attende.
E' il mitico Gino, a cui finalmente diamo un volto dopo mesi di F40.
E allora via, dopo avere scaricato le borse a casa sua (anzi della sua gentilissima
e carinissima sorella Elvira) inizia la giornata a zonzo.
Quindi prima a San Pietro dietro alle orde di turisti britannici e polacchi,
poi fuori per la foto di rito ma ecco che succede un
ATTENTATO ! Un trattore si dirige dal sagrato verso l'ingresso della basilica
e visto che Marco è vicino a me non può che essere il Villone
che sfoga la sua rabbia per i concerti saltati. (Villone ce l'hai un alibi
de fero?)
Dopo un giro sul lungo Tevere a vedere i sorci che popolano le rive e
a vedere il negozio di Dario Argento - dove Lohana fa i capricci perché
vuole comprare un teschio fosforescente e Marco minaccia di zittirla a
forconate (nota mia: aehm, ad averla io una moglie che invece dei gioielli
vuole i teschi da 20 euro) andiamo per l'aperitivo e poi torniamo alla
stazione dove preleviamo Bax giunta or ora da Fiumicino.
La quale viene accolta con baci e abbracci e mi accoglie con un : "ma
cosa ci fai qui tu che il concerto non c'è!" bello yogurtoso...
E mentre percorriamo gli interminabili tapis roulant della stazione un
coretto di Sguaraunda fa sentire le sue voci nell'urbe
Torniamo a fare i biglietti del treno per Lohana e Marco che devono fiondarsi
da Snoopy il giorno dopo e troviamo una coda pazzesca:
Lohana ha il numero (come dal salumiere) 700 e siamo tipo al 530.
Intanto che siamo in coda la Bax telefona una dozzina di volte al B&B
dove però risponde sempre la segreteria dicendo "sono P.,
arrivo alle 8", poi
"sono P., arrivo alle 8,15", poi "sono P., arrivo alle
8,30", poi "sono P., arrivo alle 8,45", all'ennesima telefonata
il messaggio della segreteria è cambiato in "A' P. mica dovrai
continuare per tutto l'ergastolo !!!"
Marco dopo un po' (questa la sua versione dei fatti) ne ha piene le balle
di stare in biglietteria ed esce "a fare un giro" (questa è
sempre la sua versione dei fatti), dove viene adocchiato anzi, il termine
giusto per queste cose è "adescato" da due gentili signore
un po' attempate che lo invitano a pratiche di triolismo a prezzo modico
(sconto speciale per gli agricoltori) in qualche alberghetto antistante
la stazione, ma lui rifiuta (questa è semprissimo la sua versione
dei fatti, ci crediamo e ne prendiamo atto).
Quando si arriva al numero 700 facciamo una ola in biglietteria e tutti
si girano a guardarci.
Sono le 8, io ho una fame bovina ma di andare a magnare non se ne parla
ancora (osti).
Dobbiamo prima portare la Bax al suo B&B (al quale nel frattempo ha
telefonato una manata di volte) , poi dobbiamo aspettare Elvira davanti
alla pizzeria.
Nel frattempo chiamiamo amici cauboi che sul lago si staranno magnando
le mani per l'occasione persa e ....scopriamo che in nostra assenza gli
altri cauboi si danno alla pazza gioia: chiamiamo Neve, Breva e Fantasmino
che (loro si) sono ad un concerto......
Finalmente arriva Elvira ed andiamo in pizzeria, che è strapiena
ma possiamo sederci al caldo.
Alcuni del gruppo si strafogano di antipasto a buffet (fornisco alcuni indizi
sui responsabili: non abitano a Roma e non fanno la birra in casa) mentre
gli altri tranquilli e composti attendono il cameriere.
Alla fine ci ingozziamo di pane e pizza e focaccetta e birra e coca.
Andiamo poi in Piazza san Pietro perché la Bax se la tira con la
sua digitale nuova e vuol farci la foto vicino al Papa in pigiama.
Peccato che la piazza di notte sia superblindata ........
Cerchiamo una gelateria ma a mezzanotte son tutte chiuse (1-0 per Milano)
quindi accompagniamo la Bax al suo B&B e torniamo a casa di Elvira la
cui gentilissima mamma ha fatto i letti ed ha lasciato una bellissima torta
per la colazione.
Praticamente dormo 3 ore a alle 4 e mezza chiamo Gino per farmi portare
alla stazione il quale, accompagnato dalla mamma (che mi ha fatto e portato
il caffè nel thermos - mammina, se leggi queste pagine prendi esempio)
per evitare che crolli addormentato per strada molto gentilmente mi evita
una camminatina notturna in città.
Appena in treno crollo dormiente fin quando tre bucaioli saliti a Firenze
fan casino e mi svegliano, poi ricrollo fino a Modena.
Appena ragiono un po' di più mi concedo l'ottima torta per colazione
ed un panino con la mortadella che sta nello zaino da ieri.
Sul treno per casa mi siedo vicino ad una tipa che litiga col moroso ingegnere
per telefono poi chiama la mamma a casa per farsi consolare (hai voluto
un fidanzato ingegnere? Adess' pedala, anzi "funziona") e quando
sto per scendere incontro per caso il Matto (!) che stava sul mio treno
e non lo sapevo.
Appena scendo dal treno mia suocera che è venuta a prendermi esordisce
con un "ma guarda un po' te se uno deve andare infin a Roma bla bla
bla bla"il resto non lo ascolto, mi son già riaddormentato.
2^ parte
Lamiseria se abbiamo camminato, ma quanto abbiamo camminato!!!
La prima notte romana passa in un lampo in un sonno talmente assoluto
che non sentiamo nemmeno Omar che si alza e torna a casa, ma la sveglia
è in agguato e alle sett'enquarto tutti in piedi per il secondo
round guidati dalla supermitica e disponibilissima Elvira (l'altrettanto
supermitico e disponibilissimo Gino sabato lavora).
Comincia la giornata di sabato: che facciamo? Camminiamo!!!
Visto che il venerdì abbiamo visto giusto piazza San Pietro, un
po' di Basilica, le mura di Castel Sant'Angelo e un tocchello di lungotevere
quest'oggi decidiamo di andare...in piazza San Pietro e nel resto della
Basilica!
Visitina al Papa Buono, gironzolamento tra sarcofaghi e tappa obbligata
in quei bugigattoli di souvenirs straripanti di plastica made in ovunque
meno che in Italy e via...per un leeeeeeeento ritorno verso casa, punteggiato
da caffè e/o succhi di frutta al barettino in attesa che apra un
negozietto con tante cavolate a forma di porco in vetrina (ebbene sì,
ecco la mia mania: colleziono porcelli!! Di ogni forma, materiale e fattura,
anche mio marito ha un profilo vagamente suino con la panza che si ritrova.
Potevo esimermi dal comprare uno "splendido" paio di ciabattone
rosa dal muso maialinesco in quel di Roma?????). Mentre attendiamo di
soddisfare le mie voglie spenderecce ci accordiamo con la Bax, che da
vera vacanziera si è fatta servire la colazione alle 9 e 30...
alle 10 chiede "dove siete?" "arriviamo tra dieci minuti..."
alle 10 e 30 ci riprova " arrivate?" "sìsì,
siamo lì tra un attimo...." Alle 11 passate, dopo averci accompagnati
a casa per riprendere le forze e sistemare gli zaini da alpinisti che
io e l'Agricolo ci siamo trascinati fino alla capitale, Elvira va a prendere
la Bax e ci si ritrova tutti attorno al desco sontuosamente imbandito
dalla favolosa mamma di Gino & Elvira.
Come districarsi tra affettati, focacce, mozzarelline e chi più
ne ha più ne metta????
Persino mentre ci accompagnano al treno la signora pensa al nostro fabbisogno
di viaggiatori e si rammarica di non essere riuscita a farci portare via
qualche panino in più....
Il treno! Ussignùur il treno per Modena!!!
Stazione Termini: treno in ritardo. Io, l'Agricolo, Elvira e la Bax attendiamo.
Arriva il treno, saliamo. Parte in ritardo. Io e l'Agricolo attendiamo...in
corridoio, perchè dopo i quasi 200 numeri di attesa della sera
prima siamo riusciti a prenotare solo 2 posti corridoio su un interregionale
che partiva da Napoli: un invasione di valigie ovunque, la corrente che
scappava appena entravi in galleria, gente che passava ad ogni minuto,
vassoi di cibarie che migravano da uno scompartimento all'altro....
...bruttamiseria, che epopea....
L'Agricolo minaccia il divorzio se per il rientro da Modena a Como non gli
trovo un Cisalpino o un Eurostar.
In cuor mio gli do tutte le ragioni.
Arrivati a Modena con un ora e mezza di ritardo ci piantiamo nell'aiuola
spartitraffico con i nostri zaini da montanari ben in vista in attesa
che compaia l'Elemento: Snoopy, mitico fanciullo...non c'è..ha
detto che arrivava subito..nn c'è...eccolo!!!!!!!!!!!!!!!
Ci fa caricare lasciando la snoopy-mobile in 15^ fila e appena saliti
ci fa "Ragassi, la conoscete questa?"
e attacca l'autoradio.....
UUUUUUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH
UUUUUUUUUUUUUUUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH
(sirena)
...............
"uddiu, che è? Radio Bagdad? L'antiaerea?"
naaaaaaaa, solo un'altra delle scoperte musicali di Sandro, un cd della
Paulaner, la birra, preso all'Oktoberfest....
Ma tutte lui le trova???? Che mito.
Subito al negozio della Birba per organizzare la serata (che effetto il
manifesto di ...E semm partìi alla cassa)
con tappa obbligata al barettino a fianco per l'aperitivo (conoscete Snoopy,
conoscete me, conoscete mio marito l'Agricolo.....e se così nn
fosse fidatevi, ce n'era bisogno a quell'ora), poi a casa di Snoopy per
rinfrescarci e pronti per la serata...che serata!!!!!
Primo locale: cena con cucina tipica modenese (Snoopy preoccupato per
il conto dice che il posto è un po' caro, ma ragazzo mio trovami
tu un ristorante a Como dove mangi tutto ciò che abbiam mangiato
e tutto quel che abbiam bevuto spendendo meno di 60 eurini in tre...mica
facilissimo, sai????)
Secondo locale: raccattati Birba e Birbo ci si fionda nella mitica birreria
di Fausto e cavolo, se ne valeva la pena!!!
L'Agricolo, che di solito non gradisce la birra alla spina ne fa fuori
giusto un paio meno dello Snoopy e la Birba, che di solito non gradisce
proprio la birra, ha il primato femminile della serata...ma solo per mia
indisposizione (che nervi, essere in un posto dove la birra è ottima,
la spinano da Dio e riuscire a berne solo una perché l'emicrania
ha dato l'avviso "se ingolli un solo goccio oltre a questo sono cazzi
tuoi, ragazza....").
Terzo locale: scena: in un vicolo di Reggio Emilia citofoniamo ad un portone,
rispondono e....si apre il portone a fianco. Già qui qualcosa non
quadra.
Entriamo in un cortiletto pieno di bici stile parcheggio della stazione,
si apre una porta e ci accoglie il padrone del locale: un misto tra un
elfo, Salvador Dalì e qualcuno uscito da "non ci resta che
piangere", che ci fa scendere in una cripta che pare l'antro di uno
stregone-astronomo e chi più ne ha + ne metta.
Snoopy subito avvisa il tipo che "questi sono altri amici di Como,
altri Cauboi" (aveva già portato in quel posto anche Gene....)
e il tipo in questione estrae da sotto il bancone il Capitàn Slàff
!!!
Gli uomini stappano una bottiglia di vino mentre noi due donnine vogliamo
provare un infuso d'ortica (maggghe, quello è il nostro posto,
ve lo dico io...)ma la tentazione è + forte del mal di testa
e un bicchiere di rosso ci scappa, mentre il tipo del locale arriva col
pane della casa "forse un po' pesantino..." pieno di chiodi,
cacciaviti e bulloni!
Il Birbo prende le chiavi della Snoopy-mobile (è l'unico astemio)
mentre Snoopy cerca di organizzare la trasferta al quarto locale: ha deciso,
alle 3 di notte, che ci starebbe bene un po' di trippa.....ma un breve
scambio telefonico col suo pusher di frattaglie suine lo dissuade ("abbiamo
appena chiuso e vado a dormire, che se fai come l'altra sera mi tieni
sveglio fino all'ora di apertura!!!") quindi si va a nanna, verso
le 5 e mezza, perché domenica mattina si ricomincia!!!!
Eccoci svegli alle 8 e mezza: destinazione Brescello, il paese di Peppone
e Don Camillo. Cavolo, ho dovuto aspettare i miei ventisette anni ma finalmente
sono riuscita a visitarlo e a saccheggiare il museo (bottiglie di vino
da collezione fanno bella mostra di sé sulla mia cucina e la serie
completa delle videocassette ormai è già consumata dall'uso
indiscriminato...) oltre a fotografare di tutto e di +....la campana senza
batacchio che cadde in testa a Peppone, il carro armato, la locomotiva
monumento a Guareschi, le statue in piazza.... Che bello!!! E' anche vero
che mi accontento di poco....
Altra tappa d'obbligo prima di tornare dalla Birba per pranzo è
la tomba di Augusto dei Nomadi, poco distante da Brescello, dove lasciamo
una rosa da parte di "alcuni cauboi affetti da nomadismo..."
Non fate facce strane, ci tenevo ad andare a salutare un mito.
Altro tipo di mito è stata la Birba, che con le sue tigelle ci
sfama e rimpinza così bene che alle 3 siamo ancora seduti attorno
al suo tavolo. Birba for president!!!!!!
Giretto digestivo per le vie di Modena a suon di jazz con i gruppetti che
suonano in piazza e poi il Cisalpino (memore delle minacce maritesche ho
prenotato i posti appena scesa dal treno della sera prima...) parte per
Como con a bordo due cauboi sazi, stanchi, felici e riconoscenti.
Riconoscenti ad Omar che ci ha accompagnato nella prima parte di questo
mini viaggio che sono poi state le nostre prime pseudo-vacanze da taaaaaaaanto
tempo: se non fosse stato per la sua "complicità" probabilmente,
saltato il concerto, ce ne saremmo rimasti a casa perdendoci qualcosa....
Riconoscenti alla Bax per aver condiviso parte di questa "trasferta
sfigata" (e per non avermi lasciata sola a cantare Sguarauunda in metropolitana...)
Riconoscenti a Gino,alla sua splendida famiglia, a Snoopy e alla Birba-family per
l'accoglienza, l'ospitalità, la disponibilità e la simpatia
e per averci fatto sentire così bene.
Riconoscenti anche a Davide, perché se è vero che i concerti
di Roma e Reggio Emilia non ci sono stati... se non fosse stato per questo
filo conduttore che unisce Albavilla-Merate-Roma-Modena e taaaaaaaanti
altri posti ancora non avremmo passato un simile weekend.
.........però....vacca quanto abbiamo camminato!!!!!